E’ già passato circa un mese dall’improvviso stop del giocatore bianconero Marko Pjaca e la discussione sull’entità del suo infortunio non ha avuto termine e rimane, ad oggi, incerta. Come ricorderete, l’attaccante dopo gli accertamenti dello staff medico croato che aveva diagnosticato una frattura al perone, rientrò a Torino e la Juventus smentì subito lo staff medico della Croazia affermando che si trattasse solamente di un colpo subito dal giocatore escludendo sia fratture che infrazioni ossee. Seguirono varie settimane di lavoro differenziato e terapie per il giocatore, fino all’ultimo bollettino medico nel quale, invece, si evidenziava una leggera infrazione ossea per l’attaccante croato.
In queste ore il prof. Igor Boric, medico della Croazia e direttore dell’ospedale Santa Caterina di Zabok, dove Pjaca fu sottoposto ai primi accertamenti, si è voluto prendere una sorta di rivincita e non ha esitato ad attaccare il club bianconero sul caso Pjaca:
«Quando lo visitammo, capimmo subito che c’era una frattura al perone. Da Torino, però, ci hanno risposto in modo non consono, dicendoci che non dovevamo insegnare loro il lavoro. Quando poi il calciatore ha fatto ritorno a Torino, c’è stata la prova della bontà della nostra diagnosi. Vi garantisco che qui abbiamo professionisti egualmente bravi, se non migliori, di quelli di Real Madrid, Barcellona e Juventus»
Ad ogni modo resta il fatto che la questione infortuni tra club e Nazionali è tutt’ora irrisolta e costituisce un grosso problema per i grandi club europei, spesso, costretti a fare a meno dei loro talenti proprio a causa degli infortuni subiti nelle loro Nazionali. Per quanto concerne Pjaca, nei prossimi giorni sono attesi nuovi aggiornamenti sulle sue condizioni nella speranza che il croato rientri presto a disposizione della squadra di Allegri.