Il direttore di gara non assegna il calcio di rigore alla Juventus. Anzi. Con le braccia fa ampi gesti all’attaccante bianconero di rialzarsi: tutto regolare, non ci sarà nessun penalty a favore della formazione di Andrea Pirlo. La sensazione, confermata anche dallo studio di ‘Sky Sport’ nell’imminente post gara, è che le veementi proteste bianconere siano fondate: quello su Ronaldo sembra essere, a tutti gli effetti, un fallo da sanzionare con un calcio di rigore. Il triplice fischio finale, giunto qualche secondo dopo, condannerà i bianconeri alla sconfitta contro la formazione portoghese. All’Estadio do Dragao finisce 2-1. Grandi le proteste bianconere, soprattutto quelle di CR7 che resta a terra con le braccia alzate in direzione del fischietto di gara, una situazione che meritava altra analisi secondo Pirlo: “Mi sembra sia rigore netto, è un episodio che pesa”. Il tecnico bianconero ha anche spiegato come del Cerro Grande abbia motivato la sua scelta: “Ci ha dato una spiegazione tutta sua: ha detto che la gara era finita e non era il caso di rivedere l’episodio al VAR. Una cosa strana, se anche il match è finito devi avere il coraggio di andare a vedere al monitor”.
Nedved aveva presentato Porto-Juventus, match valido per l’andata degli ottavi di finale di Champions League, come la grande occasione per i bianconeri. L’opportunità da non farsi sfuggire, insomma. L’ambiente in effetti era carico e Pirlo l’ha indubbiamente preparata con minuzia di particolari, ma la sfortuna perseguita i torinesi fin dall’inizio del match. Dopo due minuti dal fischio d’inizio, infatti, la Juventus già subisce gol da parte dei lusitani. Tuttavia, le cattive notizie non vengono mai da sole. Si mette subito in salita la sfida per la Juventus e prosegue sulla medesima scia. Al 33′, infatti, Andrea Pirlo è costretto a chiamare il cambio per sostituire Giorgio Chiellini. Il difensore bianconero è costretto a lasciare il campo sull’1-0 in favore dei lusitani per un problema al polpaccio dopo essere entrato su Demiral.