Tra le tante assenze che hanno falcidiato l’organico della Juventus, quella di Arthur sembra la più pesante, perché lo stop è arrivato nel migliore momento di forma del brasiliano, che era riuscito a trovare le geometrie giuste per far girare l’ingranaggio del maestro Pirlo. A Torino, l’imperativo è evitare, per quanto possibile, un intervento chirurgico che terrebbe fuori il brasiliano per un lungo lasso di tempo. Nonostante il forte dolore, voleva essere al fianco dei propri compagni, ma il medico specialista si è opposto in quanto avrebbe rischiato un infortunio ancora più grave se avesse continuato a giocare.
Lo staff medico della Juventus, informa l’edizione odierna di Tuttosport, sta lavorando alacremente per favorire il recupero di Arthur, fermo dallo scorso sei febbraio per un problema legato alla calcificazione di natura post-traumatica a livello della membrana interossea. L’obiettivo è evitare l’intervento chirurgico: così il brasiliano, dopo aver stretto i denti per qualche tempo, da una quindicina di giorni si sta curando per riprendersi il prima possibile e, stando a quanto filtra dal Brasile, si starebbe sottoponendo a sedute di onde d’urto focali e il nuoto. Una terapia – spiega il quotidiano – basata su stimolazioni acustiche: l’ex Barça dovrebbe terminare le cure la prossima settimana, e soltanto dopo si capirà se avranno effettivamente sortito qualche effetto. La speranza di Andrea Pirlo è riaverlo a disposizione per il match di ritorno contro il Porto, in programma il prossimo nove marzo.