I numeri di Pirlo ora sono inguardabili: tre ipotesi per il cambio in panchina - LoStadium.it

I numeri di Pirlo ora sono inguardabili: tre ipotesi per il cambio in panchina

62 punti dopo 31 partite, proiezione finale a 76; cinque sconfitte accumulate in campionato, l’ultima in quello che era uno scontro diretto non per lo Scudetto ma per la qualificazione in Champions League (anche se ormai, con la Superlega in arrivo, non ha più senso parlarne) contro l’Atalanta. La Juventus di Andrea Pirlo continua a deludere, in campo e nei numeri: l’ultima volta che i bianconeri avevano accumulato così tanti k.o. a questo punto del campionato avvenne nel 2010-11. C’era Gigi Del Neri in panchina. Vi basta?

Pirlo, ovviamente, paga anche per gli errori commessi da altri. Ma la sostanza non cambia: l’avventura del “Maestro” sulla panchina più ambita d’Italia è destinata a chiudersi a fine stagione. Anzi, la sensazione è che neppure un bel filotto di vittorie, peraltro improbabile visto lo stato di forma dei bianconeri, in questo finale di stagione possa servirgli per salvare il posto.

Non è di certo un caso che dopo il k.o. di Bergamo riprendano vigore le voci su un suo esonero a giugno. La ‘Gazzetta dello Sport’, in tal senso, oggi ha fatto il punto della situazione ed ha ristretto a tre nomi la rosa di coloro che potrebbero prendere il posto di Pirlo. Nessuna sorpresa clamorosa, diciamolo subito, ma è significativo che ormai la società sia orientata su questi tre profili.

Il primo, ça va sans dire, è quello di Max Allegri. Qualche settimana fa c’è stato anche il tanto chiacchierato incontro con Agnelli, tutte le parti in causa si sono affrettati nel sottolineare il rapporto di amicizia tra i due che va oltre l’aspetto sportivo. Ma le tempistiche sono alquanto sospette, oggi ancora di più dopo l’annuncio della Superlega in cui ci sarà bisogno di una Juventus costantemente sul pezzo. Restano da chiarire i rapporti con Paratici e Nedved: furono loro a decretare la fine dell’era Allegri, come verrà ricomposta la frattura?

La ‘Gazzetta’ va oltre e indica allora altri due nomi: Luciano Spalletti e Roberto Mancini. In comune hanno esperienza internazionale e personalità per gestire uno spogliatoio come quello juventino. Sono entrambi ex Inter ma, soprattutto nel caso del “Mancio”, non possono passare inosservati gli ultimi risultati: impressionante la crescita della Nazionale sotto la sua gestione, sul piano del gioco e dei risultati. Chissà che non possa essere proprio lui l’arma in più in vista della Superlega.