Se non ci fossero, bisognerebbe inventarli: i tifosi dell’Inter sono effettivamente unici, ma non nel senso che intendono loro. Goffi, in molti casi ridicoli, autolesionisti: i nerazzurri sono un unicum nel panorama calcistico italiano. E, badate bene, queste parole sono scritte con la massima simpatia possibile, siamo nel campo dei sani sfottò.
Ecco, ieri l’Inter ha vinto il suo 19esimo scudetto, compreso uno a tavolino dopo aver chiuso un campionato al terzo posto (una sorta di gioco di prestigio all’epoca), il primo dopo 11 lunghi anni di digiuno e rospi amarissimi da inghiottire.
Forse si può spiegare così l’incoscienza dei 20mila (minimo) che si sono riversati e ammassati in Piazza Duomo. Tornando un attimo seri, è davvero incredibile osservare queste scene (peraltro con la maggior parte dei presenzi senza la mascherina) nella regione che più ha patito l’emergenza Covid in Italia. Chissà cosa sarà passato nelle menti delle tante famiglie che hanno dovuto salutare i propri cari, a causa del Covid, in questi mesi.
Ma meglio tornare agli sfottò. Ed è doveroso “godersi” un filmato che sta facendo il giro del web e che ben racconta cosa sono i tifosi dell’Inter. Un simpatico ciclista, che ha preferito evitare la sfilata in macchina, viaggia tranquillo sulla pista ciclabile, intento a qualche diretta social o a scattarsi qualche selfie (basterebbe questo per chiudere l’articolo). Il “meglio” deve ancora venire, visto che una mente luminosa, un premio Nobel in erba, decide senza pietà di sparargli un petardo a due passi. Il capitombolo del ciclista è la scena più comica dei festeggiamenti di ieri e che fortunatamente non sembra aver causato danni. Signori, altro che Paperissima.