Anche il Corriere della Sera, come molti altri quotidiani questa mattina, parla di “aria pesante” in casa Inter. “Le strade del club nerazzurro e di Antonio Conte potrebbero separarsi annuncia il quotidiano dopo aver conquistato lo scudetto il divorzio è un’opzione da non sottovalutare”. Troppo distanti le posizioni tra allenatore e proprietà, che impone la vendita di uno-due giocatori di fascia alta (Lautaro e Bastoni primi indiziati) per chiudere il mercato in attivo. Conte, però, questo ridimensionamento non lo accetta. Possibile, scrive il quotidiano, un accordo per una transazione a 6 milioni, visti i 13 netti che il tecnico deve percepire. Il quadro verrà definito entro la settimana.
Si parla già di sostituti, Allegri su tutti, ma sul tecnico c’è anche la Juventus e non è scontato “incassare il sì da un allenatore di alto profilo come Allegri che dovrebbe accettare il ridimensionamento. Nella peggiore delle ipotesi, l’Inter potrebbe essere costretta a virare su un tecnico di seconda fascia, più economico e meno affascinante”. La crisi, inoltre, potrebbe avere ripercussioni anche sull’addio dei giocatori, mentre sul tecnico potrebbe fiondarsi il Tottenham, sebbene la prima idea di Conte sembra sia ancora quella di continuare con un’Inter più forte.
Difficile immaginare che un dirigente esperto come Marotta però non avesse già messo in conto il possibile finale della storia e dunque non abbia ora un asso nella manica per la sostituzione di Conte. Quattro i nomi potenzialmente affiancabili alla panchina dell’Inter. Il primo è ovviamente quello di Massimiliano Allegri, che l’ad nerazzurro aveva già sondato lo scorso anno. E’ forse l’unico nome che lenirebbe un po’ la grande delusione del popolo interista, anche perché sul taccuino pure della Juve. Il secondo è Maurizio Sarri, ma tra le incognite c’è quella della tipologia di squadra che Conte ha formato e forgiato che non sembra adatta alle idee sarriane. Il terzo è Sinisa Mihajlovic, ex nerazzurro, tante volte contattato dall’Inter, grinta e carattere in stile contiano. Infine, staccato, Simone Inzaghi che oggi potrebbe dire addio alla Lazio.