Alvaro Morata difficilmente dimenticherà quanto accaduto nell’ultimo mese. In modo un po’ inspiegabile, già prima degli Europei il centravanti della Juventus è stato preso di mira da tanti tifosi della Spagna per le troppe occasioni da gol fallite. I problemi delle “furie rosse”, ammesso che esistano visto che gli uomini di Luis Enrique sono arrivati ai quarti segnando cinque gol per due partite di fila, sembravano dipendere tutti dal 28enne ex Chelsea e Real Madrid.
Critiche dure, aspre, cattive; il limite è stato però passato con le minacce che il giocatore ha subito nei giorni scorsi e che hanno visto come bersaglio anche la moglie e i figli. Morata ha parlato dell’accaduto (ne abbiamo discusso qui) e non ha nascosto il forte disagio che sta provando in queste settimane.
Per sua fortuna, ha alle spalle un commissario tecnico che lo ha sostenuto dal punto di vista psicologico, lo ha difeso da tutte le critiche e lo ha messo sempre al centro del suo progetto tecnico. Morata lo ha ripagato col gol decisivo nella sfida degli ottavi di finale contro la Croazia, vinta dagli spagnoli 5-3 ai supplementari. Una gioia meritatissima per Alvaro che a fine partita si è anche commosso ai microfoni di ‘Sky Sport’, a dimostrazione del periodo durissimo: “E’ stata una partita intensa, la Croazia è una grande squadra con giocatori di livello mondiale. Il nostro obiettivo è andare avanti il più possibile, agli Europei ogni partita è difficile da vincere e quelle che seguiranno lo saranno ancora di più. A chi dedico il gol? A mia moglie e ai miei figli. Loro ci sono sempre, quando ci sono momenti di buio e soffri, quando le cose vanno male…loro mi danno la forza per reagire. I miei gol sono dedicati sempre a loro”.