La festa sul bus scoperto per Roma era vietata: si punta il dito su Bonucci e Chiellini - LoStadium.it

La festa sul bus scoperto per Roma era vietata: si punta il dito su Bonucci e Chiellini

La Nazionale Italiana ha festeggiato la vittoria dell’Europeo con il giro sul bus scoperto per le vie di Roma, ma oggi arriva la comunicazione con cui il Prefetto dichiara che la festa sul bus non era autorizzata. Tanto per cambiare la colpa viene data principalmente ai giocatori della Juventus, Bonucci e Chiellini, rei di aver insistito per la festa degli azzurri per le strade di Roma.

Ecco le dichiarazioni del Prefetto di Roma:

Avevamo negato il permesso a festeggiare la vittoria dell’Italia agli Europei sull’autobus scoperto, ma i patti non sono stati rispettati. Sono preoccupato per le possibili conseguenze che potrebbero verificarsi nelle prossime settimane, nonostante il grandissimo lavoro svolto».

RICHIESTA FIGC – «La Figc chiedeva di consentire agli atleti della Nazionale di fare un giro per Roma su un autobus scoperto, ma è stato spiegato chiaramente che non era possibile e che non potevamo autorizzarli. Dovevamo gestire il passaggio dal Quirinale a Palazzo Chigi cercando di conciliarlo con le esigenze di sicurezza legate alla pandemia e dunque evitare in ogni modo assembramenti».

ALTERNATIVE – «Lunedì mattina la FIGC ha riproposto diverse soluzioni, ultima delle quali quella di utilizzare una pedana da montare in piazza del Popolo, in pieno centro a Roma, dove far salire i giocatori per festeggiare con i tifosi».

CHIELLINI E BONUCCI – «Era forte intenzione dei calciatori di proseguire i festeggiamenti con l’effettuazione di un giro su un autobus scoperto. Mi risulta che Chiellini e Bonucci hanno rappresentato con determinazione il loro intendimento al personale in servizio d’ordine; a quel punto non si è potuto far altro che prendere atto della situazione e gestirla nel miglior modo possibile».

AMAREZZA – «Tutto quello che è successo ci ha profondamente amareggiati; da un anno, anche nei periodi più difficili, a Roma abbiamo sempre cercato di applicare le misure anti-Covid stimolando la collaborazione dei cittadini e delle categorie produttive piuttosto che imporre misure draconiane. Sono ancora amareggiato dalla mancanza di rispetto che c’è stata per il grande impegno della questura e di tutte le forze di polizia durante tutto il periodo degli europei e per la preparazione di questa festa. Mi auguro che l’Italia l’anno prossimo vinca i Mondiali per avere gli stessi festeggiamenti: tratteremo direttamente con i calciatori».