In molti hanno accolto con un sospiro di sollievo la decisione di Sky di licenziare Lele Adani: l’ex difensore di Inter e Brescia non sarà più nella squadra degli opinionisti della tv satellitare. Adani ha costruito negli anni un personaggio di cui è divenuto inevitabilmente schiavo: non sorprende la decisione di Sky, considerate anche le proteste di tantissimi abbonati che mal sopportavano soprattutto i modi con cui esprimeva le sue opinioni.
Adani, insomma, dovrà scegliere altri modi per attaccare Max Allegri, suo nemico giurato. Le liti in tv tra i due sono divenute leggendarie, l’opinionista ha poi dato sempre seguito a questi episodi con una serie di punzecchiature cui il tecnico livornese, per la verità, non ha mai replicato.
Non fa eccezione l’intervista che Adani ha concesso al ‘Corriere della Sera’ in cui, comunque, l’opinionista ha decisamente abbassato i toni della contesa, pur non risparmiando la classica frecciata ad Allegri: “Max torna in un ambiente e in un progetto che lui stesso ha contribuito a far diventare grande. E’ un allenatore scaltro, sceglie bene i calciatori, ha esperienza e conoscenze. E sono certo che in questi due anni ha incamerato nuove idee. Il calcio va in una direzione, si conquistano la gente e i giovani vincendo, giocando all’attacco e puntando sul talento che di certo la Juve avrà a fine mercato. Lo ha fatto Guardiola, lo fanno Flick, Tuchel ecc”.
Adani ha anche parlato dell’Italia di Mancini: “E’ l’allenatore che ha salvato il nostro calcio, ha determinato una svolta per il nostro movimento. Ora il mondo sa che l’Italia può vincere giocando bene. Abbiamo esportato bellezza per secoli, non si capisce perché non possiamo farlo anche nel calcio. Dopo Mancini non si può più tornare indietro”.