A distanza di quasi sei mesi dal lancio della Superlega, poi rimandato per le note vicissitudini, anche Aurelio De Laurentiis si accorge della necessità di trovare nuove soluzioni per sostenere il sistema calcio dal punto di vista economico. Il presidente era restato nell’ombra, escluso dai club fondatori della Superlega e quindi impossibilitato a “rompere” con la Uefa. Lui che era vicepresidente di Agnelli all’ECA (associazione dei club all’interno della Uefa), ora lancia nuovamente l’ipotesi di un campionato europeo per club: non dice mai “Superlega” ma i concetti sono gli stessi.
Le “novità”, se così si possono chiamare visto che sono già state discusse in questi mesi, di De Laurentiis sono state spiegate dal presidente del Napoli in un’intervista al ‘Daily Mail’, prima della sfida di Europa League tra i partenopei e il Leicester.
ADL ha scoperto l’acqua calda: “Il sistema non può più reggere, Champions League ed Europa League regalano introiti che però non bastano a giustificare la partecipazione dei club. Per restare competitivi bisogna spendere e non ci sono abbastanza ricavi. E’ per questo motivo che i club devono parlare tra di loro e organizzare un nuovo torneo, più moderno, redditizio e in autonomia. Questa competizione avrà un accesso “democratico”, le partecipanti si sceglieranno in base ai piazzamenti nei tornei nazionali, ma prima va ridotto il numero delle squadre nei principali campionati europei. Ho già studiato un progetto che garantirebbe 10 miliardi di euro di introiti ma ci vuole volontà ed indipendenza per portarlo avanti”.