
C’è grande delusione in casa Juve. Dopo la scorsa fallimentare stagione chiusa a 15 punti dalla vetta era stato richiamato il vincente Allegri per rimettere le cose a posto.
E dopo un inizio campionato horror sembrava avercela fatta, anche se con vittorie sofferte e risicate per uno a zero. Ma ieri è arrivato il triste ritorno alla realtà, niente gioco e niente vittoria ma addirittura l’ennesima sconfitta in casa contro un Sassuolo che come primo obiettivo ha la salvezza.
Ma la colpa è dei giocatori o del Mister?
I tifosi su questo sono divisi. Diciamo che rispetto agli scorsi anni manca un signore di nome Ronaldo che segnava un gol a partita. Al suo posto ci sono Morata che ha segnato due gol in 10 gare, Dybala tre, Kean due e Kaio Jorge zero. Per intenderci sommando i gol delle quattro punte bianconere non si arriva ai gol segnati da Dzeko, un ragazzino di 35 anni.
Ma è anche vero che la squadra non ha una manovra fluida. I gioielli Dybala e Chiesa devono tentare lo strappo personale ma non riescono a interagire bene coi compagni.
La palla gira lentamente da fascia fascia ma poi s’incaglia ad esempio in un Sandro incapace di saltare il terzino emettere in area palle pericolose e più propenso a ripassarla indietro per ricominciare.
Ma anche sui cross e sui calci d’angolo non c’è una punta in area capace di impensierire i difensori e spesso devono essere i centrocampisti e i difensori a supplire a questa grave mancanza.
Qualche esperimento fallito anche dal Mister che ad esempio ha schierato nelle ultime due gare Mckennie come centrale con Locatelli, perdendo il centrocampo. Il texano non ha il senso dell’equilibrio necessario, corre, s’inserisce ma lascia voragini.