
La squadra di Allegri schiacciata dal Chelsea campione d’Europa e capolista in Premier. La Juventus ha vissuto un match in costante imbarazzo davanti al clamoroso potere avversario. Quattro gol subiti, nelle coppe non accadeva dal 2000, ma Febbraio è lontano e adesso la sfida cruciale per l’Europa sarà sabato contro l’Atlanta. La squadra di Allegri esprime gioco solo nel primo tempo anche se aveva già subito il gol di Chalobah. Panchina per Lukaku e l’assenza di Havertz non hanno impattato nella performance del Chelsea. Tuchel ha ammesso che il calcio di Allegri è frustrante da affrontare e ha quindi studiato bene le contromisure.
La Juventus non ha avuto nessun centroavanti a cui appellarsi come punto di riferimento. Ziyech trequartista, Pulisic è avanzato, Kantè lanciato in avanti per allargare la Juve e colpire gli inserimenti. Sandro e Rabiot faticano a dare contrasto, Bentacur mostra i suoi limiti e Chiesa è fuori dalla partita. Bonucci e De Ligt sono lucidi in resistenza mentre Szczesny riesce a parare due volte su James e su Ziyech. Allegri chiede di giocare palla a terra ma la sua squadra appare in confusione quando deve arrivare all’azione. Non basta aggressività e ritmo, il Chelsea ha una organizzazione di gioco offensiva che esalta i singoli. Lancia spezzata a favore della Juve di Locatelli per il passaggio a Morata il cui pallonetto è salvato da Thiago Silva in linea. Dopo 10 minuti dalla ripresa la Juve assume il colpo. James trova spazio a destra e tira un diagonale fortissimo. Hudson-Odoi sfonda l’area. Tuchel esulta e la Juventus impara una grande lezione. Contro i campioni d’Europa ti può andare bene la prima volta, ma non la seconda.