Centrocampo horror del primo tempo: i giocatori sotto accusa - LoStadium.it

Centrocampo horror del primo tempo: i giocatori sotto accusa

Dopo la bella gara col Verona i tifosi Juve si aspettavano di rivedere una grande Juve contro il Sassuolo. E con il primo gol di Dybala a pochi minuti dal fischio d’inizio sembrava proprio così.

Ma pian piano il Sassuolo ha iniziato a prendere l’iniziativa e a tenere il pallino del gioco. E’ arrivato a 12 tiri in porta con Berardi che si divertiva a far girare la palla e i centrocampisti bianconeri sempre in ritardo a inseguirla.

Nel secondo tempo la Juve cambia modulo e soprattutto attori e si trasforma da brutto anatroccolo in cigno. Ma cosa è successo?

Di certo il cambio di modulo ha dato una scossa. Morata è entrato al posto di De Sciglio. Si è ricreato il 4 3 3 e soprattutto Alvaro ha dimostrato di trovarsi benissimo nel duettare con Vlahovic.

Nel primo tempo Dusan è rimasto isolato senza palloni, costretto a tornare dietro per toccare qualche palla.

Ma impossibile non accorgersi delle difficoltà dei centrocampisti del primo tempo.

Arthur non è in grado di guidare e soprattutto sostenere un centrocampo. Non riesce a fare un minimo di filtro, ieri i giocatori del sassuolo lo saltavano con facilità imbarazzante.

Si è subito vista la differenza con l’ingresso di Locatelli, molto più solido e allo stesso tempo pulito e ordinato in costruzione.

Arthur senza palla fra i piedi è inesistente e se poi come ieri sbaglia anche i passaggi diventa non all’altezza della Juve.

Stancano i suoi passaggi corti o all’indietro quando hai un Vlahovic che aspetta il pallone in attacco.

Con lui sono andati fuori giri anche Mckennie e Zakaria.

Il texano si dimostra più bravo come incursore che come centrocampista puro, ruolo in cui sbaglia troppe palle facili.

A questo punto sembra che la Juve non possa prescindere da questo Morata 2.0, l’unico che lega centrocampo e attacco accendendo con facilità Vlahovic.

E questa Juve non può pensare di lasciare in campo Arthur togliendo Locatelli. L’unica motivazione può essere il turnover ma null’altro.