
La Lazio batte l’Inter all’Olimpico con un netto 3-1. Tre punti fondamentali per i biancocelesti che adesso sono al quinto posto in classifica. La partita era iniziata con Simone Inzaghi sotto la curva Nord e tanti applausi biancocelesti ed è finita con scene da far west dopo il gol di Felipe Anderson con i giocatori dell’Inter furiosi con il brasiliano e tutta la squadra della Lazio colpevole, secondo i nerazzurri, di non aver buttato il pallone fuori con Dimarco a terra nell’azione che ha determinato il 2-1.
Maurizio Sarri a proposito ha precisato che:
“Quando Dimarco è a terra, il pallone ce l’ha l’Inter e se loro vanno alla conclusione, ci andiamo anche noi. Se loro con un uomo a terra hanno tirato in porta, vuol dire che volevano continuare a giocare, e noi pure”.
Maurizio Sarri, inoltre, si chiede per quale motivo nessun giocatore dell’Inter è stato espulso per l’aggressione di Felipe Anderson, il quale, tra l’altro, dopo aver subito l’aggressione è stato pure ammonito. Ecco le sue parole:
“Felipe Anderson è stato aggredito: io sono stato squalificato per atteggiamento intimidatorio senza alzare un dito, mi aspettavo di veder volare qualche cartellino rosso”.
A rivedere le immagini, in effetti, Lautaro, quando Di Marco era a terra, aveva provato a segnare alla Lazio continuando l’azione. Poi però si è infuriato quando sul proseguo in contropiede è stata la Lazio a non fermarsi e segnare, furia interista culminata con l’aggressione di Felipe Anderson.
I tifosi della Juventus fanno notare che i cartellini mancati salvano diversi giocatori dell’Inter dalla prossima sfida contro i bianconeri. Una scelta discutibile dell’arbitro che dovrebbe reprimere certi atteggiamenti aggressivi, come quelli avvenuti nei confronti di Felipe Anderson, con una serie di cartellini rossi.