Era impensabile, fino a qualche anno fa, un Mondiale senza l’Italia: provate ad immaginare due edizioni consecutive senza la nazionale quattro volte campione del mondo. No, non siamo ancora al punto di non ritorno ma gli azzurri stanno trovando clamorose difficoltà per chiudere una qualificazione ampiamente alla nostra portata.
Stasera la nazionale di Mancini si giocherà il primo posto del girone, e di conseguenza l’accesso diretto a Qatar 2022, in Irlanda del Nord. Lo farà senza la certezza di dipendere da se stessa: già, conquistare i tre punti a Belfast potrebbe anche non bastare per vincere il Gruppo C. La Svizzera è appaiata a quota 15 e sarà impegnata in casa contro la modesta Bulgaria: in caso di arrivo a pari punti, deciderà la differenza reti generale. Per ora siamo avanti (+11 a +9) ma nel caso in cui gli elvetici dovessero raggiungerci, la spunterebbero per il maggiori numero di gol segnati in trasferta negli scontri diretti (che, lo ricordiamo, sono finiti 0-0 e 1-1). Insomma: se l’Italia dovesse vincere 1-0 a Belfast, alla Svizzera basterà il 3-0 alla Bulgaria.
Chiudendo al secondo posto, l’Italia tornerà a disputare gli spareggi per accedere alla fase finale di un Mondiale. L’ultima volta è accaduta 4 anni fa: alla nazionale di Ventura fu fatale il doppio confronto con la Svezia.
Da quest’edizione, cambia il format dei playoff: saranno 12 le squadre impegnate, solo 3 quelle che si qualificheranno. Le 12 nazionali saranno divise in 3 mini-tabelloni da 4 squadre, con semifinale e finale da disputare in gara unica. Nelle semifinali, le 6 teste di serie (nel caso, l’Italia è praticamente certa di esserlo) affronteranno le 6 non teste di serie (le 4 peggiori seconde e le due migliori della Nations League non qualificate). Insomma, anche in caso di sorteggio “morbido” in semifinale c’è il rischio altissimo di dover affrontare una big in finale.
E le big non mancheranno. Restano da assegnare gli ultimi tre posti per gli spareggi (Italia o Svizzera, Finlandia o Ucraina, e una tra Turchia, Norvegia e Olanda), ma il quadro è quasi definito del tutto. Ci sarà, ad esempio, il Portogallo di Cristiano Ronaldo, o anche la Svezia (provate ad immaginare in un nuovo spareggio contro gli scandinavi…). Ma nel calderone degli spareggi ci saranno anche altre nazionali ostiche come Austria (ricordate gli ottavi degli Europei), Polonia, Russia, Galles, Repubblica Ceca, Scozia e Macedonia. Sì, i playoff sono da evitare, poco da girarci attorno: stasera servono i tre punti e tanti gol a Belfast.