Una delle serate più amare della storia gloriosa della Juventus ha probabilmente rappresentato il punto di non ritorno per Leonardo Bonucci: la partita contro il Benfica ha messo in evidenza ancora una volta il crollo di rendimento del centrale della nazionale ma non solo. Ai 4 in pagella che oggi fioccano su tutti i giornali, il capitano deve sopportare anche un’evidente delegittimazione del suo ruolo in campo.
Sì, perché due episodi mostrano che qualcosa nello spogliatoio davvero non va. Nel primo tempo, appena dopo aver provocato il rigore che poi avrebbe dato il 2-1 ai portoghesi, Cuadrado si è dilungato nelle proteste con l’arbitro. Bonucci ha provato a portarlo via, ricevendo in campo uno spintone dal colombiano, evidentemente infastidito. Stessa dinamica nella ripresa, con Locatelli intento a battibeccare con un avversario: al richiamo del suo capitano, l’ex Milan e Sassuolo ha ugualmente risposto in malo modo. Sono due episodi certamente dettati dal nervosismo, probabilmente (anzi, di sicuro) non ci sono ruggini, ma è ugualmente palese che Bonucci non riesce davvero ad essere il leader di questa squadra.
Ruolo che, peraltro, è stato chiamato a ricoprire dopo gli addii di Buffon e Chiellini: Bonucci avrebbe dovuto essere il trait d’union tra la vecchia e la nuova Juventus, rischia di dire addio alla maglia bianconera molto prima di quanto non ci si potesse aspettare.
Con l’eliminazione della Champions, tornano d’attualità le voci su una cessione imminente del difensore: da molto tempo si parla del Tottenham di Conte, l’impressione è che Bonucci sia davvero vicino ai saluti. Dal rendimento disastroso degli ultimi due anni al rapporto complicato con Allegri, passando – appunto – per questi episodi in campo che di certo non lo legittimano all’interno dello spogliatoio: un’altra picconata alla vecchia Juve sarà data nella sessione invernale di calciomercato?